Vai al contenuto principale
Oggetto:
Oggetto:

Storia dell'architettura

Oggetto:

Architectural history

Oggetto:

Anno accademico 2014/2015

Codice dell'attività didattica
LET0467
Docente
Giuseppe Dardanello (Titolare del corso)
Corso di studi
laurea magistrale in Storia dell'Arte
Anno
1° anno
Periodo didattico
Primo semestre
Tipologia
Caratterizzante
Crediti/Valenza
6
SSD dell'attività didattica
ICAR/18 - storia dell'architettura
Modalità di erogazione
Tradizionale
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità di frequenza
Facoltativa
Tipologia d'esame
Orale
Prerequisiti
"nessuna indicazione"
Oggetto:

Sommario insegnamento

Oggetto:

Obiettivi formativi



Acquisizione degli strumenti di analisi critica per decifrare i contenuti del disegno di architettura e l’elaborazione delle fonti esaminate nei progetti. Maturazione di adeguate competenze nella lettura e nella valutazione storico-critica dei manufatti architettonici. Sviluppo delle capacità di lavoro di gruppo attraverso un’attività seminariale orientata a definire specifici itinerari di ricerca.




Acquisition of tools of critical analysis to evaluate both the historical displays of apartments and twentieth-century restorations in the Savoy residences. Maturation of adequate skills in critical examination of historical artifacts to apply for restoration planning and management. Development of  capabilities of team working.


Oggetto:

Risultati dell'apprendimento attesi



L’accertamento degli obiettivi di apprendimento proposti dal corso avverrà attraverso: il confronto settimanale sull’attività dei gruppi di ricerca; una relazione scritta del lavoro di ciascun gruppo da discutere nell'esame orale finale.



The assessment of the learning objectives proposed by the course will be through: weekly confrontation of research groups; written report of the work of each group for discussion in the final oral presentation.

Oggetto:

Programma



Filippo Juvarra e le ragioni dell’architettura moderna

Disegnatore prima ancora che architetto, Juvarra utilizza consapevolmente il talento grafico per sedurre i suoi interlocutori e governare la messa in opera della realtà che è in grado di pre-vedere sulla carta. La natura pittorica della sua predisposizione al disegno reagisce all’impatto con Roma liberando un potenziale di immaginazione che si traduce nelle scene di teatro e nelle fantasie architettoniche, dove lo sguardo è guidato a inoltrarsi in una visionaria realtà evocativa di un passato mitico. La dimestichezza con il disegno di figura gli consente di entrare nel merito delle competenze di pittori e scultori, fino a suggerire lo svolgimento del tema iconografico per gruppi statuari e pale d’altare.

La ricostruzione delle sequenze progettuali per Superga, per la Citroniera di Venaria, per lo scalone del Castello di Rivoli, per il salone di Stupinigi si traduce in una colta lezione di storia dell’architettura, condotta attraverso una tessitura arguta di riferimenti che si esercita prevalentemente sulla Roma rinascimentale e barocca, ma è altrettanto in grado di selezionare dal Santo Spirito del Brunelleschi come dalle chiese del primo rinascimento padano, dai maestri del manierismo fiorentino e dalle architetture farnesiane, dalle esperienze di François Mansart a Parigi e di Christopher Wren a Londra.



Filippo Juvarra and modern architecture

Draftsman even before architect, Juvarra deliberately use his  graphical talent to seduce his audience  and to govern the implementation of the reality that he was able to forecast  on paper. The pictorial nature of his drawing reacts to the impact of Rome by releasing a potential of imagination that results in scenes of theater and architectural fantasies. Familiarity with figure drawing  allowed him to enter into the merits of the skills of painters and sculptors, to suggest the iconographic theme for groups of statues or altarpieces.

The reconstruction of the design sequences  for Superga, for the Citroniera at  Venaria Reale, for the main staircase of the Castello di Rivoli, for the salon at Stupinigi is a learned lesson of history of architecture on Renaissance and Baroque Rome. But its sources may also include Brunelleschi Santo Spirito, churches of early Renaissance, a selection from the masters of Florentine Mannerism, or  from the experiences of François Mansart in Paris and Christopher Wren in London.

Testi consigliati e bibliografia

Oggetto:



La bibliografia completa con le indicazioni dei capitoli e dei testi da affrontare verrà precisata durante il corso.  Testi di riferimento:

G. BOTTARI, Dialoghi sopra le tre arti del disegno, Reggio 1826, Dialogo III,  pp. 82-117.

J. ACKERMAN, L’architettura di Michelangelo, Einaudi, Torino 1968, i capitoli su piazza del Campidoglio, e San Pietro.

R. GABETTI, Architettura italiana del Settecento, in Storia dell’arte italiana, vol. VI, tomo II, Einaudi, Torino 1982, pp. 661-721.

V. VIALE (a cura di), Filippo Juvarra architetto e scenografo, catalogo della mostra, Messina 1966.

G. DARDANELLO, Filippo Juvarra: “chi poco vede niente pensa”, in Sperimentare l’architettura. Guarini, Juvarra, Alfieri, Borra e Vittone, a cura di G. Dardanello, Fondazione CRT,  Torino 2001, pp. 97-176.

R. POMMER, Architettura del Settecento in Piemonte. Le strutture aperte di Juvarra, Alfieri e Vittone, Allemandi, Torino 2003, pp. 5-34 e 47-72 e il repertorio di immagini.

R. WITTKOWER, Un libro di schizzi di Filippo Juvarra a Chatsworth, in “Bollettino della S.P.A.B.A.”, ns III, 1949, pp. 94-118.

H.A. MILLON, Vasi, Piranesi, Juvarra, in Piranèse ete les Français, atti del Convegno (Roma, Villa Medici, 12-14 maggio 1976), Roma 1978, pp. 345-362.

J. PINTO, Speaking Ruins. Piranesi, Architects and Antiquity in Eighteenth-Century Rome, The University of Michigan Press, Ann Arbor 2012.





The complete bibliography with note of chapters and texts will be specified during the course. Reference texts:

G. BOTTARI, Dialoghi sopra le tre arti del disegno, Reggio 1826, Dialogo III,  pp. 82-117.

J. ACKERMAN, L’architettura di Michelangelo, Einaudi, Torino 1968, i capitoli su piazza del Campidoglio, e San Pietro.

R. GABETTI, Architettura italiana del Settecento, in Storia dell’arte italiana, vol. VI, tomo II, Einaudi, Torino 1982, pp. 661-721.

V. VIALE (a cura di), Filippo Juvarra architetto e scenografo, catalogo della mostra, Messina 1966.

G. DARDANELLO, Filippo Juvarra: “chi poco vede niente pensa”, in Sperimentare l’architettura. Guarini, Juvarra, Alfieri, Borra e Vittone, a cura di G. Dardanello, Fondazione CRT,  Torino 2001, pp. 97-176.

R. POMMER, Architettura del Settecento in Piemonte. Le strutture aperte di Juvarra, Alfieri e Vittone, Allemandi, Torino 2003, pp. 5-34 e 47-72 e il repertorio di immagini.

R. WITTKOWER, Un libro di schizzi di Filippo Juvarra a Chatsworth, in “Bollettino della S.P.A.B.A.”, ns III, 1949, pp. 94-118.

H.A. MILLON, Vasi, Piranesi, Juvarra, in Piranèse ete les Français, atti del Convegno (Roma, Villa Medici, 12-14 maggio 1976), Roma 1978, pp. 345-362.

J. PINTO, Speaking Ruins. Piranesi, Architects and Antiquity in Eighteenth-Century Rome, The University of Michigan Press, Ann Arbor 2012.




Oggetto:

Note



Le lezioni saranno affiancate da un percorso seminariale di ricerca organizzato per gruppi di lavoro. Gli argomenti del corso saranno discussi attraverso l’esame dei disegni negli archivi e nelle biblioteche e durante le visite ai cantieri delle residenze e delle chiese  torinesi.


Lessons will be supplemented by a research seminar arranged by  working groups. Course topics will be discussed through the examination of drawings in archives and libraries, and through visits to worksites of residences and churches in Turin.



Oggetto:
Ultimo aggiornamento: 21/04/2016 11:34

Location: https://arte.campusnet.unito.it/robots.html
Non cliccare qui!