Corso di laurea magistrale in Storia dell'arte

In linea con gli obiettivi formativi del corso di laurea, l'insegnamento si propone di dotare gli studenti magistrali degli strumenti storici, filologici, teorici e metodologici adeguati allo svolgimento di compiti e funzioni professionali nell'ambito delle conoscenze e della valorizzazione del patrimonio artistico e culturale.  

L'insegnamento coglie inoltre l'opportunità di portare gli studenti a confrontarsi direttamente con un patrimonio di significativa rilevanza internazionale, quali  le  architetture costruite in territorio piemontese nel Seicento e nel Settecento, per arrivare a interpretarne le dinamiche storiche di elaborazione culturale. 

Lo studente sarà in grado di adottare le opportune metodologie storiche e critiche per leggere e interpretare i manufatti architettonici oggetto dell'insegnamento; saprà applicare autonomamente le conoscenze e le competenze acquisite alla ricostruzione dei contesti culturali di riferimento, illustrando con proprietà di linguaggio e abilità comunicativa i risultati dello studio.

 Lezioni in aula con l'ausilio della proiezione di immagini, per un totale di 36 ore (equivalenti a 6 CFU). Parte delle lezioni saranno dedicate a visite nei cantieri delle residenze e delle chiese e al confronto con i materiali grafici negli archivi.

I risultati dell'apprendimento saranno verificati attraverso un colloquio orale, articolato in una serie di domande. La preparazione sarà considerata adeguata (con votazione espressa in trentesimi) se lo studente dimostrerà di saper discutere il programma di esame avendo acquisito la conoscenza degli argomenti esposti ed esprimendosi con una corretta proprietà di linguaggio, facendo uso degli appropriati strumenti di lettura e di interpretazione delle opere architettoniche e delle fonti di riferimento.

I fondamentali per la conoscenza del linguaggio degli ordini e della composizione architettonica saranno messi alla prova nel confronto con le architetture progettate e costruite nel Piemonte di Sei e Settecento da Guarini, Juvarra e Vittone. 

17-18. STORIA DELL'ARCHITETTURA - BIBLIOGRAFIA DEFINITIVA  

Agli studenti non frequentanti è egualmente richiesto di fare riferimento alla bibliografia definitiva qui indicata 

J. SUMMERSON, Il linguaggio classico dell'architettura. Dal Rinascimento ai maestri contemporanei, Einaudi, Torino 1970, capitoli I-V, pp. 3-57. 

                Letture introduttive all'architettura in Piemonte in età moderna

G. DARDANELLO, Il Piemonte sabaudo, in Storia dell'architettura italiana. Il Seicento, a cura di A. Scotti Tosini, Milano 2003, pp. 470-495.

G. DARDANELLO, Il Piemonte sabaudo, in Storia dell'architettura italiana. Il Settecento, a cura di G. Curcio, E. Kieven, Milano 2000, pp. 380-423.

               Letture a confronto sull'architettura nel Piemonte del Settecento:

 WITTKOWER, Arte e architettura in Italia. 1600-1750, Einaudi, Torino 1972, capitolo XVII, L'architettura in Piemonte, pp. 353-380. 

R. GABETTI, Architettura italiana del Settecento, in Storia dell'arte italiana, vol. VI, tomo II, Einaudi, Torino 1982, pp. 663-683 e 698-703.

R. POMMER, Architettura del Settecento in Piemonte. Le strutture aperte di Juvarra, Alfieri e Vittone, Allemandi, Torino 2003 (ed. or. 1967): l'Introduzione e I precedenti (pp. 5-18) e i capitoli:II. La cappella della Venaria Reale (pp.19-28 e 107-121, illustrazioni nn. 48-100);  IV. La genesi del Sant'Andrea di Chieri (pp. 29-34 e 124-126, illustrazioni nn. 104-134).

G. DARDANELLO, Palazzo Carignano. Architettura, cerimoniale, ornamento, in Palazzo Carignano. Gli appartamenti barocchi e la pittura del Legnanino, catalogo della mostra (Torino, Palazzo Carignano, 18 marzo - 26 giugno 2011), a cura di E. Gabrielli, Giunti, Firenze 2011, pp. 91-107.  

V. VIALE (a cura di), Filippo Juvarra architetto e scenografo, catalogo della mostra, Messina 1966, le due vite di Juvarra trascritte a pp. 18-30: Maffei, Elogio del signor abate D. Filippo Juvara Architetto; Francesco Juvarra, Vita del cavaliere don Filippo Juvara Abbate di Selve e Primo architetto di S.M. di Sardegna. 

P. PORTOGHESI, Bernardo Vittone. Un architetto tra Illuminismo e Rococò, Edizioni dell'Elefante, Roma 1966, pp. 96-146 (e relative illustrazioni).     

*Lo studente approfondirà a scelta l'opera di uno dei tre architetti affrontati nel corso sulla bibliografia sotto indicata

GUARINI

 R. WITTKOWER, Introduzione al Guarini, in Guarino Guarini e l'internazionalità del barocco, in Atti del convegno internazionale, 30 settembre-5 ottobre 1968, Torino 1970, vol. I, pp. 2-32.

 Guarino Guarini, a cura di G. Dardanello, S. Klaiber, H.A. Millon, Allemandi, Torino 2006, i contributi:-H.A. MILLON, L'architettura di Guarino Guarini, pp. 9-20; G. DARDANELLO, La costruzione della visione nella Cappella della Sindone, pp. 59-87.

JUVARRA

 R. POMMER, Architettura del Settecento in Piemonte. Le strutture aperte di Juvarra, Alfieri e Vittone, Allemandi, Torino 2003 (ed. or. 1967): un capitolo (con relative appendici e catalogo dei disegni) a scelta tra i seguenti: V. Il Duomo Nuovo di Torino; VI.  La Palazzina di Stupinigi; VII. San Filippo Neri e il Carmine.

 G. DARDANELLO, Filippo Juvarra: "chi poco vede niente pensa", in Sperimentare l'architettura. Guarini, Juvarra, Alfieri, Borra e Vittone, a cura di G. Dardanello, Fondazione CRT, Torino 2001, pp. 97-176.  

 R. WITTKOWER, Un libro di schizzi di Filippo Juvarra a Chatsworth, in "Bollettino della S.P.A.B.A.", ns III, 1949, pp. 94-118.

VITTONE

R. WITTKOWER, Le cupole del Vittone, in Bernardo Vittone e la disputa tra classicismo e barocco, in Atti del convegno internazionale, 21-24 settembre 1970, Torino 1972, vol. I, pp. 17-32.

R. POMMER, Architettura del Settecento in Piemonte. Le strutture aperte di Juvarra, Alfieri e Vittone, Allemandi, Torino 2003 (ed. or. 1967):VIII. Benedetto Alfieri e la chiesa dei Santi Giovanni e Remigio (pp. 73-80 e 179-187, illustrazioni nn. 310-325); IX. Su Bernardo Antonio Vittone (pp. 81-97 e 191-205, illustrazioni nn. 326-392);

P. PORTOGHESI, Bernardo Vittone. Un architetto tra Illuminismo e Rococò, Edizioni dell'Elefante, Roma 1966, il Catalogo ragionato delle opere: pp. 219-236.

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