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Storia dell'arte fiamminga

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Anno accademico 2013/2014

Codice dell'attività didattica
LET0296
Docente
Elena Brezzi Rossetti (Titolare del corso)
Corso di studi
laurea magistrale in Storia dell'Arte
Anno
1° anno2° anno
Tipologia
Caratterizzante
Crediti/Valenza
6
SSD dell'attività didattica
L-ART/01 - storia dell'arte medievale
Modalità di erogazione
Tradizionale
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità di frequenza
Facoltativa
Tipologia d'esame
Orale
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Sommario insegnamento

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Obiettivi formativi

Durante il corso saranno presentate le metodologie necessarie per affrontare temi di storia dell’arte, compresa l’analisi delle fonti e l’aspetto tecnico delle opere. Si punta a questo risultato conducendo un’ampia indagine sull’arte figurativa europea della prima metà del Quattrocento con particolare riferimento ai primitivi fiamminghi.

During the module the methodologies necessary to deal with themes of art history will be presented, including the analysis of the sources and more technical aspects of the works. This result will be attained through a comprehensive investigation of European figurative art of the first half of the fifteenth century, paying particular attention to the early Netherlandish masters.

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Risultati dell'apprendimento attesi

L’esame orale, che discute aspetti diversi del programma di studio, permette di istituire un dialogo diretto con lo studente, che si rende immediatamente conto del suo livello di preparazione

The discussion of various aspects of the programme during the oral exam allows a direct dialogue to be established with the candidate, who will therefore become immediately aware of his level of preparation.

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Programma

Il corso si apre con l’analisi dello stile Gotico Internazionale, che coinvolse tutta l’Europa e che si concluse sugli anni venti del Quattrocento; illustra quindi le nuove soluzioni, sia figurative che tecniche, dei maestri fiamminghi che, in apertura di Quattrocento, modificarono il panorama figurativo settentrionale seguendo una linea di ricerca alternativa rispetto alle soluzioni del primo Rinascimento italiano. Verrà analizzata in modo particolare le figura di Van Eyck di cui Torino possiede due capolavori.

The module starts with an analysis of the International Gothic style, which was widespread throughout Europe and ended around the second decade of the fifteenth century. The new figurative and technical solutions adopted by the Flemish masters will then be explored. At the beginning of the fifteenth century they modified the scenery of northern art following an alternative line of research to the solutions of the first Italian Renaissance. Particular attention will be given to Van Eyck, two of whose masterpieces are kept in Turin.

Testi consigliati e bibliografia

Oggetto:

J. Białostocki, Il Quattrocento nell’Europa settentrionale, Torino 1989 (o altra ed.), capp. I-IV;

L. Bellosi, I Limbourg precursori di Van Eyck?, in «Prospettiva», 1 (1975), pp. 24-34;

L. Castelfranchi Vegas, Italia e Fiandra nella pittura del Quattrocento, Milano 1988, cap. I;

A. Châtelet, Van Eyck, Bologna 1979, pp.139-140;

A. Conti, Tempera, oro, pittura a fresco. La bottega dei “primitivi”, in La pittura in Italia, Il Duecento e il Trecento, a cura di Castelnuovo, Milano 1985, vol. II, pp. 513-528;

M. Baxandall, Giotto e gli umanisti, Milano 1971, pp. 142-152;

L. Castelfranchi Vegas, Van Eyck, Milano 1998; C. Sterling, Jean van Eyck avant 1432, in «Revue de l’Art», 33 (1976), pp. 7-60;

Jean van Eyck opere a confronto, catalogo della mostra, Torino 1997, pp. 27-54, 78-88, 95-96; Van Eyck-Antonello-Leonardo, catalogo della mostra, Torino 2003-2204, pp. 3-7;

Per i non frequentanti aggiungere: C. Torresan, Il dipingere di Fiandra, Modena 1981, pp. 1-53; J. Huizinga, Autunno del Medioevo, Firenze 1991 (o altra ed.), capp. I-IV, XI, XII, XIV

J. Białostocki, Il Quattrocento nell’Europa settentrionale, Torino 1989 (o altra ed.), capp. I-IV;

L. Bellosi, I Limbourg precursori di Van Eyck?, in «Prospettiva», 1 (1975), pp. 24-34;

L. Castelfranchi Vegas, Italia e Fiandra nella pittura del Quattrocento, Milano 1988, cap. I;

A. Châtelet, Van Eyck, Bologna 1979, pp.139-140;

A. Conti, Tempera, oro, pittura a fresco. La bottega dei “primitivi”, in La pittura in Italia, Il Duecento e il Trecento, a cura di Castelnuovo, Milano 1985, vol. II, pp. 513-528;

M. Baxandall, Giotto e gli umanisti, Milano 1971, pp. 142-152;

L. Castelfranchi Vegas, Van Eyck, Milano 1998;

C. Sterling, Jean van Eyck avant 1432, in «Revue de l’Art», 33 (1976), pp. 7-60;

Jean van Eyck opere a confronto, catalogo della mostra, Torino 1997, pp. 27-54, 78-88, 95-96;

Van Eyck-Antonello-Leonardo, catalogo della mostra, Torino 2003-2204, pp. 3-7;

Per i non frequentanti aggiungere: C. Torresan, Il dipingere di Fiandra, Modena 1981, pp. 1-53; J. Huizinga, Autunno del Medioevo, Firenze 1991 (o altra ed.), capp. I-IV, XI, XII, XIV



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Note

Il corso può essere seguito da tutti gli studenti della laurea magistrale.

The module is open to all MA students.

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Ultimo aggiornamento: 21/04/2016 11:31

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